
Attività didattica
In questa pagina troverete alcune utili informazioni circa
le discipline che insegno e la metodologia applicata
Propedeutica musicale, Coro di voci bianche,
Flauto traverso, Tecnica vocale, Canto lirico
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sul Triennio Superiore di Canto
attivato presso la Scuola di Musica J. Du Pré
Propedeutica Musicale
La musica è universalmente considerata l'attività più formativa per l’individuo in quanto, oltre a promuovere una forte socializzazione, attiva la percezione, l'inventiva, il confronto, l'attenzione, il coordinamento psico-fisico, e tutto ciò che contribuisce a migliorare la prestazione della persona anche in altri campi. E' un'area di stimoli e di attrattive che la rende estremamente completa rispetto ad altre aree didattiche, ed un mezzo d’eccellenza per aiutare a sviluppare la concentrazione, la disciplina, la creatività.
Il programma proposto si basa su una precisa idea pedagogica: la propedeutica musicale ha come scopo non tanto quello di “insegnare” la musica, quanto quello di aiutare il bambino a riconoscere e tradurre in concreto il proprio bisogno di vivere la musica fisicamente ed emotivamente, così che essa contribuisca alla sua formazione e crescita globale come individuo. Si apprende così la musica attraverso un’esperienza creativa e collettiva che mira a coinvolgere tutto ciò che alla musica è o può essere inerente: gesto, movimento, danza, scansione verbale, vocalità, strumenti musicali, drammatizzazione ed esecuzione. Il metodo si basa su una combinazione fra le linee pedagogiche di Orff, Dalcroze e Montessori in modo da integrare musica e corporeità in un tutto unico capace di sviluppare un “sentire” ritmico, melodico ed espressivo esterno ed interno al corpo. In una aula dedicata, i bambini imparano ad ascoltare, a riconoscere e classificare suoni, toni, ritmi, a muoversi al ritmo della musica e a cantare. Secondo Maria Montessori queste attività, tanto amate dai bambini, contribuiscono alla costruzione della loro capacità espressiva. Si tratta di un approccio sensoriale psicomotorio che trasmette inoltre consapevolezza corporea. Inoltre la differenziazione degli stimoli proposti permette al bambino di compiere un passo fondamentale nell’apprendimento: imparare dalle differenze. Tanti più stimoli diversi riceverà e vivrà attraverso il gioco, tanto più affinerà la sua capacità discriminatoria, avendo a disposizione la possibilità di paragonare.
La musica si impara praticandola insieme è necessario quindi condividerla profondamente e amarla insieme, utilizzando il punto di vista del bambino prima che quello dell’insegnante, solo così il gioco dell'attività musicale può risultare appassionante e divertente per chi lo svolge, cioè per il bambino stesso che vede nell’insegnante il primo ad appassionarsi e a divertirsi mentre promuove e coordina il gruppo. L’obiettivo principale del programma è quindi quello di rendere il bambino l’effettivo protagonista dell'azione formativa, non insegnando asetticamente nozioni e procedure, ma facendo sì che egli le scopra attraverso esperienze guidate. Tutto questo non deve intendersi come un modo per creare esclusivamente dei “prodigi musicali”, tutt’altro: proprio perché é importante intervenire nell'apprendimento quando le potenzialità e le attitudini sono maggiori, un approccio propedeutico di questo significa regalare ai bambini una grande opportunità per fare della musica quello che è, ossia non necessariamente una professione, ma uno straordinario mezzo di comunicazione e di espressione, per chi la suona o canta e per chi la ascolta. Inoltre è uno strumento d'eccellenza per stimolare quelle abilità che permettono di prevenire o limitare i disturbi dell'apprendimento in età scolastica.
Coro di voci bianche
La pratica corale rappresenta un processo formativo che partendo dall’immediatezza e dalla spontaneità dei piccoli coristi, permette di lavorare in modo piacevole e gratificante sullo sviluppo della personalità e delle abilità musicali di base quali percezione, senso del ritmo e intonazione. Contribuisce inoltre a potenziare la concentrazione e a sviluppare la memoria oltre che ad accrescere la socializzazione, il rispetto e la stima verso se stessi e gli altri.
L’obiettivo del corso è di avviare gli allievi alla conoscenza del linguaggio musicale e dei diversi tipi di vocalità nei quali questo si esprime. Il repertorio può spaziare dai brani classici ai brani tradizionali internazionali. L'approccio al repertorio musicale di altre culture è utile anche per potenziare la percezione attraverso lo sviluppo del senso linguistico, nonché a comprendere la necessità di integrazione e reciproco rispetto in una società sempre più eterogenea.
Lo studio della pratica corale si basa su un approccio graduale alla tecnica di emissione della voce, respirazione, intonazione e quindi ad un conseguente apprendimento della tecnica vocale, affiancato da esercizi che portino allo sviluppo e potenziamento del senso ritmico. Gradualmente si conducono i bambini ad una sempre maggiore consapevolezza nell’uso della voce all’interno dell’espressione corale, sia nell’esecuzione monodica che polifonica. Il laboratorio prevede esercizio tecnico in forma di vocalizzi, esercizi di ginnastica respiratoria per il corretto uso del diaframma nell’emissione vocale e giochi musicali per aumentare la percezione della voce individuale e corale. In questo modo si potrà raggiungere un livello sempre più alto di precisione nell’esecuzione corale con brani gradatamente più difficili.
Il Flauto Traverso
"Il flauto è uno strumento che scende dal cielo sorretto da due fili di seta, e lì semplicemente come farfalle ci si posa per soffiare le proprie emozioni." (cit.) Uno strumento elegante, dal suono languido e al contempo brillante, evocatore di sogni e atmosfere le più variegate; strumento a fiato per eccellenza data la vicinanza tecnica e acustica con l'emissione della voce umana e del canto. Uno strumento che può soddisfare la ricerca di sonorità morbide e romantiche, così come il virtuosismo estremo. La sua storia si perde nella notte dei tempi perché l'uomo oltre a percuotere legno, osso, pietra, ha iniziato ben presto a soffiare in oggetti cavi producendo suoni di varia natura, via via fino alla perfezione degli strumenti dal barocco ai giorni nostri. Il flauto è ampiamente utilizzato per la sua versatilità in qualsiasi repertorio, dal classico, al moderno, passando per il jazz e la musica folcloristica di ogni parte del mondo.
Tecnicamente è uno strumento il cui approccio iniziale può non essere immediato, per l'imboccatura e l'emissione a taglio, oltre che per lo sviluppo indispensabile della respirazione diaframmatica, prerogativa di un suono corposo, ben sostenuto, armonico, duraturo, che consenta di portare alla luce tutte le possibilità interpretative del flauto stesso. Occorre calma, costanza, gentilezza, perché aggredire i suoni o irrigidirsi in fase iniziale è molto comune, ma porta solo a ritardare il raggiungimento degli obiettivi. Il flauto è uno strumento che scende dal cielo sorretto da due fili di seta, e lì semplicemente come farfalle ci si posa per soffiare le proprie emozioni. Questo è il flauto traverso...
Tecnica Vocale
La tecnica vocale può essere considerata come un insieme di accorgimenti, appresi con l'allenamento e lo studio, necessari ai cantanti per acquisire massima padronanza del proprio apparato fonatorio, evitare danni alla laringe e alle corde vocali, e per ottenere una voce timbricamente armonica, potente, il cui timbro sia omogeneo e l'intonazione corretta e stabile.
A differenza di quando comunemente si crede, la tecnica fondamentale del canto è la stessa sia nel canto lirico che in quello moderno: essa insegna ad utilizzare correttamente ogni voce sfruttandone appieno le possibilità, mantenendola sempre all'interno delle caratteristiche tipiche del suo registro, che vuol dire rispettarne le peculiarità timbriche, estensive e volumetriche, nonché di agilità. La vera differenza tecnica fra lo stile moderno e quello lirico sta nell'articolazione: l'amplificazione mediante microfono rende meno pressante l'esigenza di fornire potenza sonora, a tutto vantaggio dell'intelligibilità della parola affinché il messaggio arrivi più facilmente all'ascoltatore. Per questo la tecnica del canto moderno si differenzia da quella classica soprattutto nel passaggio di registro, perché si cerca di ritardare l'intervento del registro "di testa" e di sfruttare invece appieno il registro detto misto o quello "di maschera": ciò avviene eliminando il meccanismo di copertura e sostituendolo da un'apertura, benché accompagnata dal corretto movimento laringo-faringeo (tecnica dello sbadiglio). La tecnica vocale nel canto moderno quindi mira soprattutto a diffondere la cultura della voce naturale e a salvaguardarla nel tempo, abbandonando modelli scorretti e andando alla ricerca di uno stile personale che rispetti e si adatti perfettamente allo strumento naturale con cui siamo nati.
Indipendentemente dall’indirizzo scelto, le lezioni di tecnica vocale verteranno sullo studio degli elementi indicati di seguito con successiva applicazione al repertorio specifico.
Respirazione:
Conoscenza dell'apparato fonatorio.
Respirazione diaframmatica - Respirazione intercostale - Respirazione dorsale.
Sostegno del fiato e controllo del flusso d'aria. Coordinazione fiato-suono.
Elasticità dei muscoli respiratori.
Emissione:
Attacco del suono - Risonanza e riscaldamento.
Ginnastica vocale - Lavoro sulla muscolatura facciale (zigomi, bocca ecc.).
Classificazioni vocali - Emissione nei vari registri (testa, petto, misto) e ricerca dei passaggi.
Elasticità del palato molle (apertura e chiusura della gola, elevazione del velopendulo).
Appoggio in maschera.
Esercizi vocali (glissando, staccato ecc.) - Suoni filati e a mezzavoce - Legato e portamento.
Articolazione e dizione.
Il rubato e le dinamiche - I colori.
Approfondimenti:
Elementi di igiene vocale - Elementi di foniatria - Canto e acustica.
I vari metodi di canto dal passato ai nostri giorni.
Il rapporto con il pubblico.
Studio del repertorio:
Esecuzione di brani di difficoltà progressiva.
Scelta di brani da cantare su basi o accompagnati in tempo reale al pianoforte.
Canto Lirico
Il corso di canto lirico accompagna gli allievi nello studio della tecnica vocale classica a partire dagli elementi basilari della respirazione diaframmatica, per giungere allo studio dei registri e dei passaggi, affiancando il tutto con l'approfondimento dell'interpretazione, dell'arte scenica e lo studio dell'immedesimazione nel personaggio.
Lo studio del canto lirico può essere molto utile anche per interpreti di musical e attori in genere, in quanto permette di acquisire una maggiore consapevolezza del proprio strumento vocale, della potenza di emissione, ampliando la gamma espressiva e superando problematiche comuni di affaticamento faringo-laringeo.
Durante la fase di studio tecnico si affronteranno vocalizzi progressivi e studi dai testi di preparazione classica (Vaccaj, Panofka, Concone, etc.) applicando gli elementi appresi al repertorio personalizzato in base al registro.
Il repertorio potrà spaziare dalle arie antiche (Monteverdi, Caccini, Vivaldi...) alle arie da camera (Tosti, Fauré, Bellini...) fino all'opera, operetta e musical a seconda del livello tecnico individuale.
Il corso si dividerà in una parte tecnica e in una parte di prassi esecutiva del repertorio e interpretazione secondo il piano proposto di seguito:
Conoscenza dell'apparato fonatorio.
Elementi di igiene vocale - Elementi di foniatria
Respirazione diaframmatica - Respirazione intercostale - Respirazione dorsale.
Impostazione ed emissione del suono.
Sostegno del fiato e controllo del flusso d'aria. Coordinazione fiato-suono.
Elasticità dei muscoli respiratori.
Attacco del suono - Risonanza e riscaldamento.
Ginnastica vocale - Lavoro sulla muscolatura facciale (zigomi, bocca ecc.).
Studio dei registri e ricerca dei passaggi.
Elasticità del palato molle (chiusura dei seni nasali ed elevazione del velopendulo).
Copertura, appoggio in maschera e voce di testa.
Articolazione e dizione.
Vocalizzi, agilità, tecnica, esecuzione di studi classici.
Studio e impostazione del repertorio.
Corsi individuali di canto e impostazione vocale per attori e cantanti:
Si impartiscono lezioni individuali di tecnica e impostazione vocale per cantanti (repertorio classico e leggero) e attori presso le sedi della Scuola di Musica J. Du Pré e l'Associazione Babylonbus